Partire dal giardino di casa, dal tetto di un parcheggio multipiano, sfuggire ai limiti nella gestione del tempo che condizionano gli hub aeroportuali: traffico per raggiungerli via terra, tempi di attesa al check-in o i necessari e importantissimi controlli di sicurezza, tutti aspetti che a volte rendono il viaggio in superficie, quando possibile, più competitivo. La mobilità è destinata ancora una volta a trasformarsi e una chance come quella offerta dal rivoluzionario “convertiplano” AW609 è una sfida non da poco. In 40 secondi è capace di passare dall’assetto tipico di un elicottero a quello di un aereo. Due approcci al volo totalmente differenti, come si sa: movimento verticale grazie ai rotori nel primo, portanza sull’ala e propulsione con elevate prestazioni di un turboelica nel secondo. Per gli addetti ai lavori, una combinazione ideale del meglio dei due mondi; per tutti gli altri, un modo totalmente nuovo di immaginare gli spostamenti tra città o verso aree remote.
L’accelerazione verso un “ordinario” domani
L’incedere della pandemia, la sua persistenza assieme al diffuso senso di precarietà, impongono un cambio di prospettiva che solo due anni fa sarebbe sembrato impraticabile o troppo avanti nel tempo. Cambierà il modello di vita, così come già sono in parte cambiate le modalità di lavoro. Destinato a mutare il profilo e l’organizzazione delle metropoli. Mille le implicazioni legate ai controlli crescenti, alle esigenze di distanziamento, al cambio di orari e abitudini che fino a ieri rappresentavano l’immutabile palinsesto della nostra vita. E’ l’accelerazione verso un ordinario “domani”, quella che ci apprestiamo a vivere. Corredo di riflessioni sull’innovazione che già costituiscono patrimonio acquisito di un’azienda d’avanguardia come Leonardo che, proprio sull’affidabilità dei propri prodotti nel campo dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, nonché su una visione a largo raggio di futuro sostenibile, sta costruendo la forza della propria competitività nel mondo. E nuovi modi di concepire l’utilizzo dello spazio aereo contribuiscono a restituire il senso di libertà assicurato dalla mobilità.
Oltre l’elicottero, oltre l’aereo
Cosa succede se due diverse interpretazioni del volo, molto distanti tra loro e che tendono ad escludersi, si incontrano? Il risultato è il convertiplano, un aeromobile in grado di superare i limiti intrinseci dell’elicottero in termini di prestazioni, quota e distanze che possono essere coperte, e quelli dell’aereo la cui versatilità è penalizzata dalla necessità di effettuare corse di decollo e atterraggio e dall’impossibilità di effettuare il volo stazionario rimanendo sospeso in aria in un punto preciso. Al pilota di elicottero e al pilota di aereo sull’AW609 non mancherà nessuna di queste dimensioni e di queste possibilità. La ‘magia infusa’ in questo aeromobile è il risultato di soluzioni tecnologiche e di ingegneria straordinarie. Sono necessarie grandi capacità di calcolo, elettronica sofisticata, cura dell’aerodinamica e dei carichi e un’attenta definizione dei materiali (la fusoliera è interamente in materiali compositi) per consentire a un aeromobile di trasformarsi in aria da elicottero e aereo e viceversa attraverso la variazione dell’assetto dei suoi due rotori basculanti posti alle estremità delle ali. Organi dinamici nati per assicurare il sostentamento nel movimento verticale e la trazione in quello orizzontale garantendo inoltre una transizione progressiva, morbida e sempre controllata da uno stato all’altro. A questo si aggiunge un cockpit moderno con ampi display a colori e tecnologia touch screen in grado di fornire al pilota un quadro completo della situazione durante la missione e una cabina pressurizzata per volare sopra le condizioni meteo, un ambiente confortevole tanto per il passeggero quanto per il paziente dopo una missione di soccorso. Capacità di volo ognitempo assicurata, inoltre, da un moderno sistema antighiaccio che aumenterà le possibilità, l’efficacia e la sicurezza di impiego dell’AW609 in condizioni ambientali particolari.
Un solo mezzo, molte nuove possibilità
L’AW609 sarà il primo convertiplano al mondo con certificazione civile, caratteristica che gli permetterà di trasformare radicalmente il modo stesso di concepire alcuni degli impieghi svolti da aeromobili più ‘convenzionali’ come il trasporto passeggeri e il soccorso. Immaginiamo, ad esempio, spostamenti tra grandi città per lavoro o per esigenze personali. Oggi il trasferimento più rapido da Milano a Londra è consentito solo con l’utilizzo dell’aereo e il tempo di percorrenza dal decollo all’atterraggio non sarà l’unico di cui si dovrà tener conto. Saranno necessarie diverse ore, magari un’intera mattinata, partendo da una sede di lavoro o dall’abitazione per arrivare alla destinazione finale nel cuore della capitale britannica. In un futuro molto vicino a noi, l’AW609 attenderà, per così dire, ‘fuori dalla porta’ per condurre il passeggero direttamente a destinazione in circa due ore. Altro scenario: una piccola comunità in Asia su un’isola a un migliaio di km di distanza dalla terraferma o dai principali centri urbani attrezzati con tutti i servizi necessari, specialmente quelli sanitari e di emergenza. Nessuna pista di atterraggio, solo un piccolo porto raggiungibile via traghetto dopo 24 ore di navigazione. L’AW609 introduce nuovi servizi di ‘commuting’ raggiungendo rapidamente e in modo flessibile aree remote e permettendo così alle comunità più isolate di sentirsi realmente collegate e parte di una realtà più grande. Diventa però anche uno strumento in grado di garantire ancora maggior libertà e riservatezza ai privati che vogliono lasciare la città per raggiungere, ad esempio il proprio yacht in mare aperto e, da qui, ridecollare per raggiungere un’altra destinazione rimanendo molto distanti dalla costa. Importantissimo il ruolo ‘sociale’ dell’AW609: in paesi come l’Australia le operazioni di soccorso per persone in difficoltà nelle zone più isolate del territorio nazionale richiede l’impiego di più mezzi (aereo, elicottero, ambulanza). L’AW609 introduce continuità e rapidità d’azione: un solo mezzo per raggiungere rapidamente un paziente a grande distanza, recuperarlo (a terra o col verricello) anche dove non esistono piste o addirittura non è possibile atterrare e trasferirlo direttamente verso la struttura ospedaliera più idonea. A questo si aggiungono le incredibili possibilità per compiti di sicurezza, pattugliamento e interventi speciali.
Mobilità delle persone e delle idee
L’AW609, con le sue caratteristiche e vantaggi unici, diventa quindi uno strumento importantissimo per la mobilità delle persone e delle idee, elementi chiave per la crescita economica e culturale. Una trasformazione di cui Leonardo mira a essere motore, facendo leva sulle capacità che la contraddistinguono: tecnologie avanzate, professionalità, focus sulle persone.