L’AW169 è l’elicottero che va a collocarsi in quella fascia compresa tra l’AW139 e il più leggero AW109. Leonardo sta puntando molto su questa macchina e il mercato ha risposto in maniera positiva sin da subito: 320 esemplari ordinati, oltre 150 consegnati ad operatori di quasi 30 Paesi e una flotta globale che ha accumulato più di 135.000 ore di volo in ogni tipo di missione e in ogni condizione.
Il segreto del successo dell’AW169 nasce dalla sua flessibilità, data dall’architettura aperta e modulare, da un cockpit e un’interfaccia completamente digitali, e da una grande affidabilità che risulta in una macchina straordinariamente stabile e fluida da pilotare. La sua versatilità “by design” consente all’AW169 di rispondere a svariate esigenze, il che significa reali capacità multiruolo, una gestione autonoma della customizzazione, e una crescita e un miglioramento continui.
La macchina evolve costantemente, come dimostrano i recenti aggiornamenti di software che hanno portato all’introduzione di nuove funzioni: in particolare, la funzione di decollo e atterraggio automatica, che consente di eseguire in maniera, appunto, completamente automatica queste due sequenze anche in condizioni di brown out (mancanza di visibilità in fase di decollo, atterraggio e volo in prossimità del suolo a causa del sollevamento di polvere, terra e sabbia) e white out (mancanza di riferimenti visivi fra cielo e terra in condizioni di neve, sollevata a causa dell’avvicinamento verso la superficie del rotore in movimento): una capacità molto importante, utile in campo governativo ma pure per le operazioni di ricerca e soccorso. L’evoluzione dell’AW169 è resa possibile anche grazie al Digital Simulation Lab di Cascina Costa, un ambiente di simulazione di sviluppo nato dalla sinergia tra Ingegneria e Customer Support and Training. Si tratta di qualcosa di più di un normale simulatore: il Digital Simulation Lab consente infatti di sviluppare con lo stesso strumento più programmi, con un software identico a quello presente a bordo dell’elicottero: ciò garantisce un’elevata rappresentatività dell’esperienza al simulatore, rispetto a quella in volo sull'elicottero, e la possibilità di sviluppare funzioni innovative e di supportare il processo di certificazione di capacità ottenibile anche soltanto ricorrendo a sviluppi e validazioni in ambiente simulato. Uno degli egli elementi di forza su cui sta puntando Leonardo.
In definitiva, uno strumento come il Digital Simulation Lab offre la possibilità di accelerare i tempi di sviluppo e ridurre i costi, e di fare sinergia con il team di Leonardo in UK, grazie al gemello presente nello stabilimento di Yeovil, massimizzare le capacità distintive dell’avionica in termini di sviluppo e integrazione, ed implementare quelle funzionalità che per caratteristiche di complessità e sicurezza sarebbero difficili da sviluppare direttamente in volo.
Vai alle precedenti puntate di RID racconta Leonardo: